Sujaca (Fagioli di Carìa)
L'oro del poro

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Il tempo scandito dalla Sujaca
Doppu a tridicina i sant'Antoni si sumina;
A Madonna o Carminu si zappa;
A santu Sarvaturi si fijia;
Doppu santu Cocimu si scippa...
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Questa poesia popolare in calabrese descrive come i vari processi di semina raccolta e esiccazione erano ben scanditi dal calendario liturgico e ricorrenze religiose locali.

La Lavorazione
La sujaca viene seminata a fine giugno, lavorata verso i primi di luglio tramite zappatura.
La raccolta avviene una sola volta dopo il periodo di maturazione con tutta la pianta lasciata poi esiccare per un certo periodo.
Si procede poi con la "pistatura" o trebbiatura essenziale per dividere i semi dal baccello.
infine attraverso un setaccio "u cernigghjju" (prima foto in alto) per eliminare altre impurità.
In una fase successiva avviene l'essicazione al sole che ci porta ad avere il prodotto finito che viene conservato all'interno di grossi sacchi di juta.
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Sagra da Sujaca
dal 1979 il sapore della tradizione.


Evento che ormai da 40 anni si rinnova ogni 6 agosto che riunisce tutti i giovani e non di Caria che celebrano un prodotto unico e inimitabile al suono di tarantelle e tamburi.
Divenuto ormai una manifestazione cardine della provincia di Vibo Valentia richiama a se migliaglia di turisti e local affezionati.